Venerdì 11 ottobre Coloriage invita all’inaugurazione del nuovo display del laboratorio di sartoria sociale disegnato dal duo di artisti Edizioni Brigantino, con una serata speciale in cui verrà presentata la nuova collezione autunno-inverno Allers-Retours, nata dall’unione di tessuti di alta sartoria italiana e stoffe africane. L’evento prevede la partecipazione del duo Nio, formato da Oumy e Ibrahima Ndiaye, che si presenterà per l’occasione in versione acustica, con chitarra e kora tradizionale africana. Durante tutta la serata free drink e African finger food.
Sabato 12 ottobre i designer e sarti Coloriage accoglieranno i partecipanti per un workshop di upcycling e ricamo. Portando un proprio capo da rinnovare o da riparare, sarà possibile progettarlo insieme ai protagonisti del progetto con applicazioni di scampoli di tessuti africani e tecniche di ricamo, come il sashiko giapponese.
Domenica 13 ottobre il workshop di upcycling sarà dedicato ai bambini, che scopriranno come sia possibile rinnovare un capo rotto o smesso con scampoli di tessuto grazie alla guida di designer e artigiani di Coloriage.
Durante tutto l’evento sarà possibile entrare nel vivo dei processi creativi della sartoria, personalizzare i capi Coloriage o perfezionarli su misura grazie al lavoro esperto dei sarti Coloriage.
Il nuovo look del laboratorio di Trastevere
Lo Special Event sarà un’occasione per scoprire il nuovo display dello store e della sartoria sociale realizzato da Edizioni Brigantino, progetto di arte e design di Canedicoda e Valentina Lucchetti. La collaborazione con gli artisti, iniziata con l’allestimento del pop up Coloriage alla Fondazione Sozzani di Milano, prosegue e si intensifica con il nuovo progetto, che trasforma completamente gli spazi del laboratorio di Trastevere. Nel display di Edizioni Brigantino i diversi tessuti e le diverse linee delle collezioni del brand sono incorniciati da comparti che si snodano in un’unica lunga struttura irregolare, mettendo in scena il concept Coloriage di una moda inclusiva, come dialogo tra crafts e culture diverse.
La nuova collezione autunno-inverno 2024/25 “Allers-Retours”
La nuova collezione Coloriage “Allers-Retours” reinterpreta il tema del viaggio, cuore del progetto di sartoria sociale. Trame che uniscono l’Italia all’Africa dell’Ovest, che intrecciano storie di tessitori e tintori del Mali a tradizioni e tecniche delle manifatture italiane. La ritualità del telaio, il gesto meditativo della pittura su tessuto, la precisione nel taglio sartoriale, la condivisione di stampe, segni e forme del bacino del Mediteranneo, diventano un heritage intangibile e prezioso. Il viaggio diventa metafora di condivisione, creazione di un nuovo linguaggio con mani, fili e colori.
Viaggi dall’Asia e dall’Africa all’Europa, compiuti dai designer e dai sarti coinvolti nel progetto, in alcuni casi per fuggire da situazioni difficili, in altri solo per desiderio di conoscere e di mettersi in gioco. Viaggi di sola andata che felicemente diventano un ”aller-retour”, un “va-e-vieni” tra tradizioni e stili diversi, nell’idea di una moda come pratica interculturale.
Nella nuova collezione autunno inverno giocano un ruolo centrale i materiali in contrasto: lane, velluti, denim e cachemire – recuperati da eccedenze di produzione di aziende tessili italiane, pregiati dead stock d’alta sartoria – vengono associati a cotoni wax, stoffe tessute a telaio, e garze dipinte a mano dell’Africa dell’Ovest. Su volumi fluidi e decostruiti, dalla giacca kimono che diventa bathrobe nella versione cappotto, ai
pantaloni ampi e scivolati, fino ai capispalla più classici, trame rubate alla sartoria maschile come spigati, tartan, pied-de-poule si combinano a stampe caleidoscopiche, geometrie astratte, sinuose forme organiche e floreali, in un’armonia di contrasti.
Ogni capo è reversibile, per mostrare la sua doppia anima: rigorosa e poetica allo stesso tempo. Una collezione genderless che punta su volumi e layer diversi, da quelli più over nelle rivisitazioni di capi street come il bomber, a quelli più avvolgenti di camicie, abiti. La palette autunnale nelle tonalità del mattone, vinaccia, granato e salvia, si accende nelle fodere e inserti di righe, batik, motivi wax, o si scioglie nei colori più polverosi delle stoffe dipinte a mano antracite, fango, indaco e nero.
Una pratica sartoriale costante nelle collezioni Coloriage è quella del mosaico, della creazione di nuovi tessuti attraverso l’unione di scampoli: materiali apparentemente diversi per creare un tessuto che diventa una mappa di segni, un sistema nuovo. Da sempre presente nella trazione tessile africana, il patchwork di tessuti dimostra il legame profondo dell’artigianato con la sfera della sostenibilità e dell’economia circolare. In “Allers-Retours” il mosaico tessile diventa centrale: nuovi denim, nuove lane, o cotoni nascono dall’unione di scampoli diversi, tessuti rigorosamente unici con sfumature e effetti cromatici irripetibili.
La collezione “Allers-Retours”, concepita come progetto polifonico e inclusivo, è stata disegnata nella Scuola di Moda Coloriage, vera e propria fucina creativa del progetto, luogo di sperimentazione e contaminazione che conferisce al brand un carattere aperto e plurale. Le collezioni nascono infatti dal dialogo tra docenti, designer, sarti e studenti, che hanno background e provenienze diverse, come condivisione e trasformazione di saperi e pratiche.
Coloriage: da Scuola di Moda Gratuita a Impresa Sociale
Coloriage è un nuovo modello circolare integrato di formazione e lavoro, dedicato a designer e artigiani rifugiati e migranti.
Nato a Roma nel 2019 come progetto di Scuola di Moda Gratuita, Coloriage si autofinanzia interamente: la vendita delle collezioni create dagli allievi sostiene i costi della formazione. Ciò porta ad implementare l’aspetto produttivo e conduce, nel 2021, alla fondazione dell’Impresa Sociale Coloriage, dove oggi lavorano i primi studenti della scuola.
Le collezioni Coloriage mettono insieme sartorialità e manifattura italiana con influenze e craft dal mondo: sono serie di pezzi unici nati dall’unione di forme e tagli contemporanei, con una ricerca di tessuti africani combinati a pregiate fibre italiane, acquisite da dead stock di aziende tessili. Le collezioni comprendono una linea Handwoven, progettata con tessuti realizzati a telaio e dipinti a mano in Mali. L’impresa sociale controlla tutta la filiera della linea Handwoven, dalla filatura e tessitura artigianale del cotone, alla decorazione attraverso pigmenti naturali ottenuti da piante e argille.
Coloriage riflette un sistema etico e sostenibile, in cui si esprime una visione contemporanea della moda inclusiva, interculturale e sperimentale.
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